刘大请客 – Degli amici permalosi

febbraio 27, 2011 at 2:00 PM (Storie buffe, Storie popolari) ()

“liú dà qǐng kè” – Liu Da ha ospiti

Liu Da era un uomo che non ci sapeva fare con le parole e per questo gli capitava spesso di offendere le altre persone senza nemmeno rendersene conto. Il giorno del suo cinquantesimo compleanno, invitò per festeggiare i suoi amici Zhang San, Li Si, Wang Wu e Zhao Liu1.

Si stava per servire la cena ma Zhao Liu non si era ancora presentato. Il padrone di casa dispiaciuto disse: «Chi doveva venire non è venuto.» Zhang San sentì queste parole e pensò fra sé “allora io non sono fra quelli che dovevano venire” e come conseguenza prese le sue cose e se ne andò.

Quando Liu Da si accorse che Zhang San se ne andava via, preoccupato disse: «Ah, chi non doveva andarsene se ne va!» Li Si ascoltò questa frase e pensò che fosse di cattivo gusto. Riflettendo fra sé si disse “vuoi vedere che sono io quello che doveva andarsene?” e, senza aspettare oltre, se ne andò via.

Il padrone di casa vide che anche Li Si andava via e, prendendosi la testa fra le mani in segno di sconforto, disse rivolto a Wang Wu: «Ma io non stavo parlando di lui!» Wang Wu allora pensò “se non intendeva dire a lui di andarsene, allora stava parlando di me” così anche lui si alzò e se ne tornò a casa.

Alla fine, Liu Da si ritrovò a casa da solo senza nemmeno capire come mai tutti i suoi ospiti fossero spariti.

Erbetta: «Caro storiellografo, ti faccio notare che anche la storia di oggi è piuttosto corta, temo che a qualcuno verrà tagliata la testa e, per evitare fraintendimenti, sappi che mi riferisco a te.»
Traduttore: «Non avevo dubbi… La storia vuol mettere in guardia su quel che si dice e invita a pensare bene prima di aprir bocca, specie se si decide di raccontare storielle a una regina sanguinaria!»


Note del Traduttore

1 I nomi Zhang San (张三 – Zhāng Sān), Li Si (李四 – Lǐ Sì), Wang Wu (王五 – Wáng Wǔ) e Zhao Liu (赵六 – Zhào Liù) sono nomi fittizi usati come i nostri “Tizio, Caio e Sempronio” o un comune “Mario Rossi”. La cosa è ancora più evidente perché i nomi seguono i numeri da tre a sei, “三 – sān”, “四 – sì”, “五 – wǔ” e “六 – liù”. L’espressione “张三李四 – zhāng sān lǐ sì” è divenuta sinonimo di “qualcuno” esattamente come il nostro “tizio e caio”.

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