普天同庆 – La festa del principe

dicembre 11, 2011 at 11:33 PM (Chengyu, Storie di re e ministri) ()

“pǔ tiān tóng qìng” – Ovunque si festeggia assieme

Quando venne alla luce il figlio dell’imperatore Yuan di Jin, a corte si fece una grande celebrazione e l’imperatore, estremamente felice dell’avvenimento, decise di conferire un premio a tutti gli ufficiali di stato. Fra questi vi era un funzionario chiamato Yin Hongqiao che, quando giunse il suo turno di ricevere il dono dell’imperatore, ringraziò in tono educato dicendo: «Il principe è nato, ovunque sotto il cielo si festeggia assieme, i funzionari non hanno meriti, tuttavia vostra Maestà ci onora con doni tanto importanti che non oso accettare!» L’imperatore ascoltò queste parole e, rivolgendosi a Yin Hongqiao per prenderlo in giro, disse: «È nato il principe e, in questa faccenda, tu come potresti avere dei meriti?» Con una sola voce tutti i presenti, ufficiali civili e militari, scoppiarono a ridere.

Erbetta: «Eh, la morale della storia è che su certe cose è meglio non fare battute! Qualcuno potrebbe avere una risposta…»
Traduttore: «In realtà questo modo di dire si usa per indicare un evento da celebrare in modo universale. Tipo il viaggio dell’uomo sulla luna, o il fatto che anche la regina debba aver ceduto il potere a un governo tecnico. Un tempo non avrebbe mai accettato storie così corte senza protestare…»

Note del Traduttore

L’imperatore Yuan di Jin (晉元帝 – Jìn Yuándì), nato con il nome di Sima Rui (司马睿 – Sī​mǎ Ruì), fu il primo imperatore dei Jin Orientali. Nato nel 276 d.C., salì al trono in seguito all’uccisione dell’Imperatore Min da parte delle popolazioni del Nord, gli Han Zhao, che avevano conquistato e saccheggiato le capitali dell’impero, Luoyang e Chang’an. Ciò che rimaneva della corte imperiale Jin si rifugiò a Est, nella città di Jiankang, sotto il comando di Sima Rui che divenne il nuovo imperatore. Nel gennaio del 323 d.C. l’imperatore Yuan morì e il trono passò al figlio.

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退避三舍 – Come ripagare l’ospitalità

gennaio 16, 2011 at 10:52 PM (Chengyu, Storie di re e ministri) (, )

“tuì bì sān shè” – Ritirarsi di tre postazioni

Nel periodo delle Primavere e Autunni, il duca Xian di Jin prestò ascolto a alcune notizie calunniose e fece uccidere l’erede al trono, Shensheng1. Dopo di che, mandò i suoi uomini ad arrestare il fratellastro maggiore di Shensheng, Chong’er, ma questi, saputa la cosa, fuggì dal regno di Jin e trascorse i successivi diciannove anni in esilio.

Quando Chong’er giunse nel regno di Chu, il re Cheng di Chu si spese per intrattere il suo nobile ospite con feste e divertimenti. In questa occasione, il re chiese: «Se voi, figlio del duca, tornaste nel regno di Jin, cosa mi portereste in ricompensa?» Chong’er rispose: «Servitori, uomini o donne che siano, ne avete già, così come di giada preziosa e di ottima seta sono ricchi i vostri forzieri. Le piume di uccelli, le pellicce d’animale e le zanne d’elefante sono prodotti speciali del vostro splendido regno. Quelli che fra questi sono giunti fino al regno di Jin, sono solo i vostri scarti. Cosa potrei mai portarvi come ricompensa?»

Il re Cheng di Chu disse: «Anche in questo caso, dovreste pur trovare qualcosa da portarmi in ricompensa, no?» Chong’er allora rispose: «Se le cose vanno come voi prevedete e io potessi prima o poi far ritorno nel regno di Jin, nel caso in cui i nostri due regni si trovassero in guerra l’uno contro l’altro e gli eserciti di Chu e di Jin si fronteggiassero sulle pianure centrali, allora io ordinerò alle mie truppe di ritirarsi di tre postazioni. Se voi non doveste dare l’ordine all’esercito di ritirarsi, a quel punto verrei a chiedervi un confronto con il frustino del cavallo e l’arco nella mano sinistra e con la faretra e la custodia dell’arco nella destra.»

Il ministro di stato di Chu, Ziyu, suggerì al re Cheng di uccidere il figlio del duca, Chong’er. Il re però disse: «Il figlio del duca di Jin ha grandi aspirazioni e conduce una vita semplice e frugale, le sue parole sono raffinate e misurate. Le persone che lo accompagnano lo rispettano e trattano le persone con generosità, sono leali e si impegnano al massimo delle loro forze. In questo momento il duca Hui di Jin non ha uomini di fiducia al suo fianco e tutte le persone, dentro e fuori dal suo regno, lo odiano. Ho sentito che la stirpe del clan Ji, cresciuta da Tang Shu2, sia la più lenta a decadere, forse dipende da questo figlio del duca di Jin la sua rinascita? Se il Cielo ha deciso di favorirlo, chi può impedire che ciò accada? Ostacolare la provvidenza può portare solo a terribili disastri.»

Così, il re Cheng di Chu ordinò ai suoi uomini di accompagnare Chong’er nel regno di Qin. In seguito, Chong’er tornò nel suo regno natale e divenne il duca Wen di Jin. Quando l’esercito di Jin si scontrò con quello del regno di Chu, nella battaglia di Chengpu, il duca Wen tenne fede alla promessa e ritirò le sue truppe di tre postazioni.

Erbetta: «Davvero un bel modo di ringraziare chi l’aveva ospitato, io avrei seguito il consiglio del primo ministro…»
Traduttore: «Ma almeno quando il principe di Jin è tornato in patria non è finito a condurre trasmissioni con Pupo o a cantare a San Remo! In realtà, questa espressione si usa con il senso di cedere il campo a un avversario più forte.»

Note del Traduttore

I protagonisti di questa storia sono già comparsi in precedenza, il duca Xian è stato oggetto di questa storiella, il duca Hui di Jin è coinvolto in un incidente di cavalli, mentre il duca Wen ha avuto dei buoni consiglieri che lo aiutarono a vincere la battaglia di Chengpu. Riguardo al re Cheng di Chu (楚成王 – Chǔ Chéng wáng) e al suo primo ministro, Ziyu (子玉 – Zǐyù), non ho trovato invece molte notizie.

1 Il principe Shensheng (申生 – Shēnshēng), fratellastro dei duchi Hui e Wen di Jin e primo erede alla successione del duca Xian, fu ucciso in seguito alla ribellione di Li Ji (骊姬 – Lí Jī), concubina favorita e poi sposa del duca Xian, che complottò per fare salire al trono suo figlio. Il principe, falsamente accusato di volere avvelenare il padre, si rifiutò di rivelare al re la verità sulla sua concubina per non ferirlo e non scappò per non lasciare dubbi sulla sua innocenza. Così, per soddisfare la rabbia del padre, Shensheng si suicidò e divenne per i posteri un emblema dell’amore filiale.

2 Tang Shuyu (唐叔虞 – Táng Shūyú), ovvero lo zio Yu di Tang, conosciuto anche con il nome di Ji Yu, fu il fondatore dello stato di Jin (nel 1042 a.C. circa). Figlio del re Wu di Zhou e fratello minore del re Cheng di Zhou, gli venne affidato il feudo di Tang, che in seguito prese il nome di Jin dal fiume che passava vicino alla capitale.

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