鱼目混珠 – Mangiarsi una fortuna

novembre 30, 2010 at 2:37 PM (Chengyu, Storie buffe) (, )

“yú mù hùn zhū” – Far passare un occhio di pesce per una perla

C’era una volta un uomo chiamato Man Yi che si trovò a viaggiare per alcuni affari in una regione lontana e selvaggia del Sud del paese. Qui, in un piccolo negozio fuori mano, l’uomo trovò una splendida perla, grande come non se ne erano mai viste, e decise di usare tutti i soldi che aveva e dare via tutti i suoi oggetti di valore per poterla comprare. Quando Man  Yi tornò a casa, si procurò una splendida scatola e la decorò con oro, argento e altri materiali preziosi. Dopo di che, mise all’interno di questo piccolo scrigno la sua perla e la conservò gelosamente senza farla vedere in giro. Solo in occasione delle grandi feste, l’uomo invitava due o tre amici a cui mostrava il suo tesoro.

Man Yi aveva un vicino di casa chiamato Shou Liang che venne a sapere della grande perla. Quest’uomo, vedendo l’espressione ammirata delle persone che ne parlavano, pensò più volte di rivelare che anche i suoi antenati gli avevano lasciato una grande perla e di confrontarla con quella di Man Yi. Però, ogni volta si ricordava di aver promesso ai suoi antenati di trattare la cosa con riservatezza e così rinunciava al suo proposito.

Il caso, però, volle che i due uomini si ammalassero entrambi di una grave e strana malattia. Cercarono ovunque un medico in grado di curarli e assunsero ogni genere di strane medicine, ma le loro condizioni di salute non migliorarono affatto. I familiari erano in ansia come formiche in un tegame ardente ma non riuscivano a trovare una soluzione. Un giorno, sulla strada arrivò un dottore che era in viaggio da un villaggio lontano e disse che era in grado di curara qualsiasi male, anche i più difficili e sconosciuti. Quando le due famiglie disperate gli fecero visitare i malatti, il dottore disse loro che quello strano male poteva essere curato con una medicina fatta dalla polvere di una perla. Così, il dottore prescrisse gli altri ingredienti di cui dovevano far uso e poi se ne andò.

Man  Yi però avrebbe fatto qualsiasi cosa pur di non distruggere la sua grande perla e così si limitò a prendere solo gli altri ingredienti prescritti dal medico; Shou Liang invece, anche se molto riluttante, decise di usare un pezzo della perla lasciatagli dagli antenati per farne la medicina consigliata. Alcuni giorni dopo, il dottore tornò a visitare i due pazienti e li trovò nelle stesse condizioni in cui li aveva lasciati. Allora chiese spiegazioni e Man Yi gli disse che non aveva avuto il coraggio di rompere la sua preziosa perla. Il dottore chiese: «Posso vedere questo tesoro?» e, dopo che l’uomo gli ebbe aperto lo scrigno, disse: «È davvero una cosa unica al mondo! Meriterebbe di essere esibita fuori di qui affinché tutti la possano ammirare!»

Shou Liang invece disse al dottore che aveva seguito il suo consiglio e aveva mangiato la polvere di una perla, senza però alcun risultato. «Fammi vedere la perla che hai usato,» disse il dottore. Malvolentieri, l’uomo andò a prenderla e la mostrò al medico. Appena questi la vide, scoppiò a ridere e disse: «E questa sarebbe una perla? Questo non è altro che l’occhio di un grande pesce dell’oceano. Non si può far passare un occhio di pesce per una perla, ed è chiaro che così la medicina non può funzionare!»

Erbetta: «La morale di questa storia è che non ci si può davvero fidare dei parenti!»
Traduttore: «Già, cornuto e mazziato! In realtà questo modo di dire si usa per indicare chi vuol far passare per buoni dei prodotti che sono falsi o scadenti.»


Note del Traduttore

Ho trovato diverse versioni della storia, grosso modo simili ma cambia il modo in cui i due uomini si procurano le perle e sono diversi anche i nomi dei due protagonisti. Alla fine ho scelto Man  Yi (满意 – Mǎn Yì), che significa “soddisfatto”, e Shou Liang (寿量 – Shòu Liàng), anche se ero tentato di chiamarli Gastone e Paperino.

Permalink 1 commento